Speck in gravidanza, posso mangiarlo?

Speck in gravidanza, lo possiamo mangiare? Scopriamo la risposta sia per chi è immune alla toxoplasmosi, sia per chi non lo è.

Gli alimenti in gravidanza pongono sempre qualche dubbio.

E’ sicuro per il nostro bambino? Ecco quello che ci chiediamo spesso, prima di metterci a tavola. Il rischio di contrarre toxoplasmosi, salmonella o listeria ci fa preoccupare.

Tra i cibi più controversi, ci sono proprio i salumi.

Tra questi, troviamo proprio lo speck.

Gustoso e utilizzato per tante ricette (avete presente i canederli?) è un ingrediente molto amato per arricchire primi piatti e pizze.

Ma possiamo consumare lo speck in gravidanza?

In questa guida troviamo la risposta, oltre che i valori nutrizionali di questo salume.

Speck in gravidanza
Speck in gravidanza: è sicuro? Scopriamo se si può mangiare.

Speck: caratteristiche e valori nutrizionali

Lo speck è un tipo di salume tipico di Italia, Austria e Germania.

E’ originario del Tirolo ed è considerato tra i salumi più gustosi.

Ottimo da solo o all’interno di ricette salate, è ampiamente utilizzato nella cucina italiana.

Viene prodotto tramite un processo di affumicatura a freddo, che gli conferisce il sapore unico e gustoso.

Dal punto di vista nutrizionale, lo speck è un alimento calorico: 100 gr di prodotto in media apportano 300 calorie.

La ripartizione dei macronutrienti in media è la seguente: 1,5% carboidrati, 41% proteine, 57,5% grassi.

Possiamo quindi affermare che si tratta di un alimento ricco di grassi.

Lo speck e il rischio toxoplasmosi in gravidanza

In gravidanza, i salumi sono spesso sotto la lente d’ingerimento, a causa del rischio toxoplasmosi, una malattia che potrebbe provocare dei danni molto gravi al feto.

Vale anche per lo speck?

Purtroppo si. Se quindi siamo in dolce attesa e non abbiamo gli anticorpi contro la toxoplasmosi (ossia non siamo immuni), non possiamo consumare speck.

Anche se è affumicato infatti, non rientra tra i salumi che vengono considerati cotti a tutti gli effetti.

L’affumicatura infatti non sottopone lo speck ad alte temperature e quindi i batteri potenzialmente presenti non vengono eliminati.

Compreso il Toxoplasma Gondii, responsabile della toxoplasmosi.

Speck in gravidanza: vietato o consentito? Lo possiamo mangiare?

Se siamo a rischio toxoplasmosi, non possiamo consumare speck crudo in gravidanza.

Quello che però è consentito, è il consumo dello speck cotto (molto bene).

Vediamo dunque degli esempi pratici.

Se lo speck viene rosolato con cura ed utilizzato poi per preparare una pasta, una torta salata o un risotto, allora lo possiamo consumare.

Stessa cosa per lo speck sulla pizza, a patto che venga messo prima che la pizza sia inserita nel forno.

Vietato invece lo speck a crudo, messo sulla pizza a cottura ultimata.

Leggi anche le nostre guide alimentari specifiche per la gravidanza a:
– Miele.
– Salmone affumicato.
– Mascarpone.

Speck per chi è immune alla toxoplasmosi

E se invece siamo immuni alla toxoplasmosi?

In questo caso, il consumo di speck è consentito, ma comunque con moderazione.

Ricordiamo infatti che si tratta di un alimento molto grasso, da consumare quindi in maniera limitata.

Conclusioni

Eccoci alla fine della guida allo speck in gravidanza.

Ricapitolando, possiamo dire che, se siamo incinta e :

  • siamo immuni alla toxoplasmosi: possiamo consumare speck, con moderazione.

  • non siamo immuni alla toxoplasmosi: possiamo consumare solo speck ben cotto, ma non speck crudo.